mercoledì 4 novembre 2015

Vita di redazione 1035. Torna Alessandra Vitali, ma non per Giorgio Caruso.

VITA DI REDAZIONE del 3/11/2015
Durata: 10'59”

Alessandro Di Maria è scuro in volto, molto pensieroso, sorpreso (probabilmente) e anche irritato per il mancato intervento nonostante sia serata di Coppa dei Campioni. Ombroso.




Invece Pietro Visconti, che interverrà, oltre ad aver curato l'abbigliamento, si è dotato di una bottiglia di acqua che ha già cominciato a bere. Previdente.




Torna nella newsroom Alessandra Vitali, ma il regista Giorgio Caruso dimentica di attribuire alla sua presenza l'importanza che ha e non le riserva l'appropriato primo piano. Disattento.




Marco Madoni è talmente immerso nel lavoro da non accorgersi della telecamera. Poi provvede alla
scrematura dei quotidiani romani per lo sfoglio iniziando dal Tempo. Di fronte a lui Luca Valtorta che
indossa un maglione che fa molto autunno con quel colore. In tribuna “Repubblica” si notano Stefano Folli, libero da impegni con la rubrica di Capital All News (lunedì e venerdì), il vice diretùr Fabio Bogo (tanto Affari & Finanza è uscito ieri) e Irene Maria Scalise.





Il Diretùr dice che abbiamo dedicato tutto il primo sfoglio del giornale alla vicenda del Vaticano che arriva in un momento già cruciale per papa Francesco assediato, dentro e fuori la Chiesa, a causa dell'impatto che hanno le sue riforme. Due arresti con la donna rilasciata perché collabora, mentre il monsignore resta in carcere. Sono entrambi accusati di aver fatto filtrare documenti che sono alla base dei due libri che stanno per uscire, legati alle finanze del Vaticano, scritti da Gianlugi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi. Del libro di quest'ultimo – precisa il Diretùr - Repubblica fornisce oggi anticipazioni. “Tradita la fiducia del Papa” ha titolato ieri “L'Osservatore Romano”. Francesco sente che bisogna dare un esempio di governo forte, perché le due persone fanno parte della nomenclatura intermedia del Vaticano da lui stesso insediata. Di nuovo i corvi come ai tempi di Ratzinger. La disgregazione all'interno della Chiesa che lo sovrastava e che condusse alle sue dimissioni. Papa Bergoglio ha un'altra età, un'altra energia, un'altra determinazione e una rotta delle riforme molto chiara. Dunque nel Palazzo tornano i veleni, già anticipati dalle contrapposizioni all'interno del Sinodo con le rivelazioni sulla salute di Francesco che però intende dare battaglia e passare
alla controffensiva.

In ordine di apparizione.
Giancarlo Mola (Cronaca) conferma che gli occhi sono puntati sull'inchiesta vaticana che potrebbe
allargarsi. Ci sono dettagli da chiarire come l'intrusione nel sistema informatico di un monsignore e il ruolo dei due arrestati. È la prima volta che la magistratura vaticana indaga con metodi analoghi a quelli della magistratura italiana, comprese le intercettazioni.

Sperando che almeno i tempi siano diversi.

Marco Patucchi (Economia) aggiorna sulle vicende della manovra che, in una doppia audizione al
Parlamento, è stata criticata sia dalla Corte dei conti (oneri a carico degli enti locali), sia da Bankitalia che chiede un tetto più basso all'uso del contante, rilevando anche come la diminuzione delle tasse sulla prima casa non sia utile, meglio un taglio sul costo del lavoro e produzione. La giornata sarà importante anche in Telecom, perché il nuovo azionista francese è atteso in Consob per chiarire i profili del suo ingresso.

I soliti gufi di Bankitalia e della Corte dei conti.

Pietro Visconti (Politica) informa che nell'assemblea dei gruppi parlamentari del Pd con Renzi è molto probabile che si parli dell'epilogo traumatico della vicenda Roma. Attorno a Tronca verrà creata una squadretta di sub commissari. Non si potrà, infine, nascondere la difficoltà per la grande risalita del Pd dopo il crollo di fiducia, per tentare di riconquistare affidabilità.

C'è un Aru nel Pd?


Visto si stampi
@Frank201410

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