Ieri giornata (anche) di lettura degli arretrati.
Ci ha sconvolto per la sua bellezza il pezzo che lo scriba Gianni Clerici ha dedicato domenica scorsa al suo grande amico e collega Bud Collins scomparso "dopo una lunghissima malattia".
A un certo punto Clerici ricorda di quando invitò Collins in Italia facendogli conoscere Gianni Brera e Mario Soldati. Un feticismo d'altri tempi.
Straordinaria poi la prima parte del pezzo in cui lo scriba parla dell'ultima foto "tragicamente postata su Facebook in cui Bud appare disteso sul letto della sua casa di Boston, e uno dei suoi nipotini lo guarda, dopo avergli offerto una palla e una racchetta, che il moribondo tiene tra le mani, non sono sacrilego, come una croce".
Ebbene, per completezza dell'informazione e soprattutto per chi non ha un account Facebook o per chi per pigrizia non è andato a cercarla, pubblichiamo quella foto. Anzi, ne pubblichiamo tre, sperando che la terra sia il più lieve possibile al grande Bud.
Nessun commento:
Posta un commento