Si era fatta strada, lo confessiamo, il pensiero maligno che si trattasse di un refuso (e non godiamo quando li riscontriamo). Però, subito dopo, abbiamo anche considerato - certo con benevolenza e realismo - che sarebbe stato troppo: in prima pagina, al secondo vagito e in un editoriale. E quindi, in qualche modo rassicurati, abbiamo cercato il termine, invero inusuale e anche antiquato. Al punto da riscontrarlo nella sessione del 1869 della Camera dei Deputati.
Adesso noi apprezziamo il professor Zagrebelsky che salutammo a RepIdee del 2014 nella città che amiamo, Napoli, però se ce lo consente, il linguaggio aulico sarà adatto per le aule universitarie, ma su un quotidiano che non è certo popolare, ma neppure di nicchia, la comprensibilità è importante, come le parole (cit.). E senza offesa, ci mancherebbe altro.
@Frank201410
@Frank201410
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