domenica 20 dicembre 2009

Nel nostro piccolo, un piccolo grande risultato.



A volte lo sfrucugliamento di coglioni di questo blog porta a qualche piccolo grande risultato. O forse no. Ma a noi piace pensare di sì.

Dopo averne parlato prima qui e poi ancora qui e dopo che Caterina minacciò di non comprare più Repubblica al sabato, finalmente viene affidata a Paolo D'Agostini la recensione cinematografica principale all'interno di R2Cult.

Lasciateci gioire. E se qualcuno l'ha fatto perchè ha letto PPR, allora siamo ancora più contenti.

Comunque, giusto per sfrucugliare i coglioni anche adesso, una cosina da dire ce l'avremmo: abbiamo fatto così tanta fatica per avere le recensioni di D'Agostini e loro cosa gli fanno recensire? I cinepanettoni! Cazzarola, i cinepanettoni! Ma quelli fateli recensire alla Aspesi, no? Eccheccazzo!

ps: per la verità Caterina voleva Roberto Nepoti alla recensione principale. Accontentiamoci, vero Cate?

11 commenti:

aghost ha detto...

avete notato il diluvio indecente della promozione di "Boiate a Beverly Hills?" Vespa ci ha addirittura fatto un'intera puntata! (martedì 16 dicembre) No dico, sulla Rai del servizio pubblico!

Scaccianoce ha detto...

"abbiamo fatto così tanta fatica per avere le recensioni di D'Agostini e loro cosa gli fanno recensire? I cinepanettoni! Cazzarola, i cinepanettoni! Ma quelli fateli recensire alla Aspesi, no? Eccheccazzo!".

Questa mi ha fatto morire!!! :D Però è vero, ma d'altronde, è già un piccolo grande passo in avanti! Aspettando sabato prossimo...!

Anonimo ha detto...

Nella famigerata "colonna di destra" del sito, oggi si parla della passione di Putin per il Judo. Ebbene, nella didascalia si legge "sfida a colpi di hippon", mentre la grafia corretta del termine sarebbe "ippon". Strano che in due giorni nessuno se ne si accorto al desk.

esaù ha detto...

spiace dirlo a voi feticisti, ma l'avete letta la recensione del vostro beneamato D'Agostini? E' incomprensibile.

Enrico Maria Porro ha detto...

La recensione è incomprensibile perchè gli stessi film sono incomprensibili. Cosa vuoi scrivere su certi film?

aghost ha detto...

Enrico attento a come parli. La commissione cinema del ministero (tenetevi forte) ha riconosciuto un "valore culturale" (sic) al film di Parenti "Natale a Beverly Hills" e, come tale, suscettbile di finanziamento statale e sgravi fiscali.

Piazza Indipendenza ha detto...

La recensione, purtroppo, e' comprensibilissima. Il suo e' un attacco vero e proprio non solo al cinepanettone ma soprattutto ai suoi seguaci. D'Agostino dimentica (o forse non sa) che tra i lettori di Repubblica c'e' piu' di qualcuno che ama questo tipo di film. Ed io sono tra questi. Il punto chiave del suo pezzo e' "...basta ripetere la solita solfa sulla porcata cinenatalizia: abborracciato, approssimativo, per un pubblico di bocca buona e anzi decerebrato. E la solita parola chiave: volgarità..."; in pratica stavolta lui vuole (anzi, fa finta) di essere buono, non vuole ripetere sempre le stesse cose, vuole cambiare registro, ma il risultato finale e' una stroncatura forse piu' pesante del solito. "Diamogliele queste quattro palle...", dice il nostro: alla fine le palle, guarda un po', saranno solo due. Sia ben chiaro, rispetto la sua opinione. Anche i decerebrati rispettano le le opinioni altrui.

Anonimo ha detto...

Quoto Enrico, ma non mi accontento. Recensione ai cinepanettoni e venti minirighe a "A Serious Man" dei fratelli Coen! Però la pagina è "A cura di Roberto Nepoti"; se è contento lui…

Vero è che mercoledì, per la prima volta, Nepoti aveva curato l'"anticipazione," sfortunatamente dedicata al cartone "La principessa e il ranocchio" – recensione che, in formato minore, abbiamo nuovamente in R2Cult, ancora a firma di Nepoti: non so, forse perché mercoledì Nepoti l'aveva fatta senza avere visto il film?

A proposito di cinepanettoni: si beccano le due palle: la palla singola a chi la dànno, al filmino delle vacanze degli zii?

Non si è parlato delle Top Ten del Decennio degli "esperti" di Repubblica (sabato su R2Cult). Sei esperti in ciascuno dei tre campi (libri, film, dischi); Edmondo Berselli a dominarli tutti, torreggiante su ogni landa dello scibile umano.

Crollo della rubrica di AA, "Le critiche degli altri," e non solo perché si torna al refuso, "ambietato": che senso avrebbe dovuto avere parlare della recensione di Kingsley Amis al "Lamento di Portnoy" di Philip Roth, del 1969? Non vi può essere nessun parallelismo con l'ultimo libro di Roth perché si parla di un "giovane autore." E allora? Solo per prostitute e modelle, e per poterci ficcare dentro il nome di Tiger Woods? Quale insipido scherzo è codesto? Ma imperdonabile è AA quando dice: "L'unico a frenare è un certo Kingsley Amis (parente del grande Martin?)…": che senso ha? Dal punto di vista del 2009, tutti, ma proprio tutti, sanno che KA è il padre di MA (come AA "rivela" (!) alla fine); e chi non lo sa, non capisce neppure di cosa AA stia parlando; dal punto di vista del 1969, MA aveva vent'anni, e non era per niente "grande." E allora?

Piazza Indipendenza ha detto...

Caterina, hai ragione: attendo con ansia di sapere chi si becchera' la prima palla

Frank57 ha detto...

"A proposito di cinepanettoni: si beccano le due palle: la palla singola a chi la dànno?".
E' la stessa domanda che mi sono posto anch'io.
Inuqietante, invece, la rivelazione di aghost, peratro in linea con il lungo periodo di decadimento che viviamo in ogni settore, tranne idiozia, stupidità, razzismo e ogni altra attribuzione negativa che sono, invece, fortemente in rialzo.
Mi piace, perciò, a maggior ragione, segnalare la chiusa dei "cattivi pensieri" di Gianni Mura (Rep. di ieri).
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/12/20/niente-linguacce-datevi-una-regolata.html

Enrico Maria Porro ha detto...

Cate, sulle Top Ten del decennio hai ragione: ci è scappato via. Magari lo riprendiamo al volo. Vediamo che si può fare. Barba, che dici?