venerdì 31 maggio 2019

In memoria di Vittorio Zucconi (parte quinta).

Siamo entrati nell'archivio di Pazzo per Repubblica e in 13 anni di blog abbiamo trovato una serie di post curiosi che riguardano il caro Vittorio Zucconi.

C'è di tutto un po': refusi, scarabocchi, errori, elogi e chi più ne ha più ne metta.

Lui sarebbe contento di rileggerli.

Li leggerà. Ovunque egli sia.

Questa è la quinta parte. La prima la trovate qui, la seconda qui, la terza qui e la quarta qui.

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In rigoroso ordine di apparizione:

3 febbraio 2010

Zucconate in streaming.

Segnalo la recente intervista a Vittorio Zucconi nel programma "Le Storie - Diario Italiano" di Corrado Augias.

Zucconi a tratti tromboneggia, però si ascolta sempre con piacere.

aghost

9 marzo 2010

Con quella faccia un po' così.

Con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così, che abbiamo noi che abbiamo letto D.

Citazione contesca a parte, le facce un po’ così sono quelle che abbiamo trovato sabato scorso sul nuovo numero di D - non più Repubblica delle Donne, e che vedete qui sotto.


Vittorio Zucconi è drammaticamente invecchiato. E di colpo poi. Vittorio, torna in Italia. La Liguria ti aspetta.



9 marzo 2010

E dopo il Corriere degli Anziani, ecco la Repubblica dei Tardoni:

Eugenio Scalfari 86 anni
Ezio Mauro 61 anni
Massimo Giannini 48 anni
Federico Rampini 54 anni
Vittorio Zucconi 65 anni
Corrado Augias 75 anni
Bernardo Valli 79 anni
Giuseppe D’Avanzo 56 anni
Giorgio Bocca 89 anni
Stefano Rodotà 76 anni
Edmondo Berselli 59 anni
Giuseppe Turani 68 anni
Michele Serra 55 anni
Paolo Rumiz 62 anni
Tito Boeri 51 anni
Natalia Aspesi 80 anni
Curzio Maltese 50 anni
Nadia Urbinati 47 anni
Miriam Mafai 84 anni
Gustavo Zagrebelsky 66 anni
Chiara Saraceno 69 anni
Franco Cordero 82 anni

Grazie a Jack Stellington per la ricerca anagrafica.



14 aprile 2010

iProva su strada (il punto di vista di Zucconi sull'iPad).

Dopo una settimana esatta di possesso e di smanettamento con l’ultimo oggetto dei desideri, degli odi, del marketing, della “magia” tecnica e commeriale di Stefanino “Jobs” Lavori, lo iPad, 219533-apple-ipadprovo a formulare la pagella di un utilizzatore qualsiasi, come sono io, anche se da anni fedele alla “Mela”, pur con l’uso anche delle dannate finestre di Guglielmino “Gates” Cancelli, per motivi di software aziendale. E’ una prova su strada, in attesa di portarlo con me in giro per il mondo, senza spaccarmi la spalle. Non sono un “geek” o un “nerd” di quelli con l’elica sul cappellino, quindi mi limito appunto alle sensazioni di chi avvia il motore e guida senza voler sapere come frullino le valvole sui cilindri o quante pulsazioni al secondo abbia l’Abs... (prosegue qui)

Vittorio Zucconi sul suo blog



14 aprile 2010

Confusione in citazione.

Spiace beccare in castagna proprio Vittorio Zucconi, di solito molto attento alle citazioni. Oggi invece dice di citare Thomas Jefferson scrivendo che disse "E' meglio una nazione senza governo che una nazione senza libero giornalismo". Invece la frase (e lo sa anche lui, perchè l'aveva citata altre volte) è molto più bella: "Se dovessi scegliere tra un governo senza giornali e giornali senza un governo, non esiterei un istante a scegliere la seconda opzione" (16 gennaio 1787).

Fabio P.


15 aprile 2010

Ma che ci azzeccano le donne di Repubblica col settimanale D? E io estraggo con cura l'articolo di Zucconi.

Premessa. Compero Repubblica dalla nascita. Amo il suo formato, i suoi giornalisti e direttori, i vignettisti, la bacheca di Tuttomilano, le sue intelligenti trasformazioni. Spesso non mi riesce di gettare gli articoli più interessanti. Li ritaglio, li regalo, li conservo. Acquistarlo sempre è il mio gesto per sostenere la cultura.
Ma che male ho fatto per meritarmi il settimanale femminile? Mi basta vederlo per provare disagio, disgusto e pure rabbia. In passato lo lasciavo in edicola, furiosa per doverlo pagare comunque. Poi l’ho ritirato. Estraggo con cura l’articolo di Zucconi, le recensioni dei libri (4 o 5 pagine sulle 300), gli articoli sulla Palestina (ma perché mai dovrebbero interessare solo alle donne? Si occultano tra immagini sciocche così la comunità ebraica non protesta?) e sfoglio con sguardo sociologico il resto... (prosegue qui)

Wally Festini - Psicologa



14 maggio 2010

Zucconate.

Vittorio Zucconi, La Repubblica, 11/05/2010:

"Elena Kagan, un metro e 58 con i tacchi se mai li calzasse."

Ammesso che i tacchi si «calzino»: visto che la Kegan non li usa, come fa a sapere quanto è alta coi tacchi? E con tacchi alti quanto? E il QI di Zuccopycat che tacchi calza?

(dal sito Raccapriccio.com)


24 maggio 2010

Titolista infiltrato.

Leggiamo su Camillo:

Oggi su Repubblica c’è un articolo di Vittorio Zucconi sul Texas e il "federalismo scolastico" in perfetto e sublime stile zucconiano. Il sommario sotto il titolo recita: "Svolta neocon sui banchi di uno dei più importanti stati Usa". Zucconi non ha mai scritto neocon, sa che non c’entrano niente, ma tra i titolisti di Repubblica deve essersi infiltrato Ennio Caretto.


15 giugno 2010


Nostradamus Zucconi e il presunto biscotto latino.

Dite quello che volete di Zucconi al Mondiale (è un grande ma effettivamente sta producendo fuffa), ma ecco quello che ha scritto ieri qualche ora prima della partita:

"Ci stareste a un pareggio contro il Paraguay, un bell'"uno a uno non fa male a nessuno" in vago odore di biscotto latino per lasciare poi i sudamericani e noi a qualificarci contro Slovacchi e Kiwi? Io sì".

Un biscotto che getta una nuova luce sull'uscita del portiere paraguaiano (un biscotto che fa luce: che bella immagine, eh?).

Fabio P.



17 giugno 2010

Diciamo così che Zucconi non la pensa esattamente come noi.

Ecco cosa scrive Vittorio Zucconi nella sua rubrica quotidiana su Repubblica.it:

"Se esistesse un cartellino rosso per il giornalismo andrebbe a chi ha fatto il patetico giochetto di parole su De Rossi para-guai".

Appunto.

(ringraziamo Fabio P. per la segnalazione)



25 giugno 2010


Zucconi sotto shock.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Gentile Pazzo Per Repubblica,
le segnalo che per Vittorio Zucconi (presumibilmente ancora sotto shock),
Salvatore Sirigu sarebbe portiere del Cagliari...

Cordiali Saluti,
Luca

27 giugno 2010

Sudafricani di ritorno.

Dallo sfoglio di Repubblica di ieri e di oggi, sembra che Vittorio Zucconi sia reintrato negli States e ribadiamo il sembra.

Invece è certo il ritorno alla base di Marco Mensurati che oggi firma un pezzo nello sport datandolo Roma.

Sospetti, invece, sulla posizione di Benedetto Ferrara che oggi firma un pezzo sulla storiaccia della Sla alla Fiorentina. Il pezzo non è datato e quindi non possiamo dire se Ferrara sia rientrato a casa. Ferrarà è l'esperto di Fiorentina, quindi può essere che gli abbiano chiesto di scrivere il pezzo dal Sudafrica.


28 giugno 2010

Sudafricani di ritorno: Zucconi a casa.

Zucconi ha annunciato ieri il suo rientro dal Sudafrica nel suo blog dedicato ai mondiali. "Africa addio (e grazie)" è il titolo del pezzo.

(Ringraziamo Barbapapà per la segnalazione)


15 luglio 2010

Carmenkicca.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Ciao Pazzo,

tutti i feticisti dovrebbero conoscere questo pezzo, non credi?

http://www.repubblica.it/online/parola_di_giornalista/ventiquattro/ventiquattro/ventiquattro.html

È un vecchio libro di Zucconi che Repubblica.it ha pubblicato per intero sul suo sito.
Il ritratto di Scalfari come impresario è formidabile.

Un abbraccio e grazie di tutto, mi diverto molto su PPR
Carmen

Grazie Carmen! Ci fanno sempre piacere i tuoi contributi, le quote rosa sono così poche qui su PPR... FS.


23 luglio 2010

Lasciate scrivere di giornalismo a Vittorio Zucconi.

Lasciate fare il pane al panettiere, tagliare la carne al macellaio, aggiustare le scarpe al calzolaio.

E lasciate scrivere di giornalismo a Vittorio Zucconi. Otterrete risultati eccellenti.

E' quello che è accaduto oggi su R2 di Repubblica (foto) con un pezzo dal titolo Washington Post, la fabbrica degli scoop.

Ecco alcuni passaggi del pezzo di Zucconi:

Dalle finestre dell´albergo Madison sulla 15esima strada di Washington, il novizio giornalista italiano appena sbarcato in America contemplava il palazzo del Washington Post sull´altro marciapiedi come un seminarista avrebbe guardato i Palazzi Apostolici...

...La prima volta che entrai nel "tempio dello scoop" fu accompagnando Gianni Agnelli, l´Avvocato e amico della Kay Graham che lo chiamava invariabilmente "Johnny". Fummo ammessi nel tabernacolo dove il direttore-pontefice Bradlee celebrava il rito quotidiano della riunione con i capi settore, nella sala a vetri dalla quale si intravede il tetto della Casa Bianca, come un "memento". Colpiva la quieta professionalità di un lavoro senza retorica, la certezza di una fatica senza fine e rinnovata ogni giorno...

...Internet non ha odore. La cernia di carta che un tempo, soprattutto nel weekend, ragazzini e disoccupati pagati 5 centesimi per copia distribuita, scaricavano davanti alla porta è divenuto una soglioletta che serve più da traccia, da bignamino di quello che la redazione integrata rovescia in Internet. Il giornale è ormai la coda del grande corpo online, non più il contrario...

E così via. Wow.



29 luglio 2010

Zucconate.

Vittorio Zucconi sul suo blog dice la sua sull'abolizione delle corride in Catalunya:

Ho assistito in vita mia a una sola corrida, nella Plaza de Toros di Madrid, e ne sono uscito disgustato, non dalla mattanza del bovino, ma dalle torture che gli vengono inflitte Corrida6tra bei colori, costumini, banderillas, cappellini, lustrini, cavalli, trombette, tifo, fazzoletti, coccardine, dunque per me la Catalogna ha fatto benissimo ad abolirle. Ma ho un dubbio: aboliranno anche le bistecche di manzo o di vitella, o quelli è giusto continuare a macellarli in privato e senza tante trombette, lontani dagli occhi dei consumatori? E dei tori da combattimento che ne faranno? Gli tagliano i cojones e ne fanno brasati? Allora tanto vale morire cercando almeno di prendere a cornate il tuo aguzzino. (PS: Non amo la carne, anche se non sono un vegetariano, ma l’ipocrisia mi risulta ancora più indigesta).

31 agosto 2010

Quando si ha la stessa bellissima idea.

Può capitare che due umoristi abbiano la stessa idea per la vignetta o il pezzo da produrre. E' quello che è successo oggi su Repubblica a Ellekappa e a Sebastiano Messina.

Resta il fatto che sia la vignetta che la rubrica siano da dieci e lode. E l'importante è quello.

PS: come ci segnala l'ottimo Jack Skellington, l'idea originale l'ha avuta Vittorio Zucconi.




15 settembre 2010

Raccapriccio.

Vittorio Zucconi, La Repubblica, 14/09/2010:

"… che le aveva concesso una medaglia per averle salvato la vita a un alto funzionario dello ministero che la espulse."

Chiaro, no?

da www.raccapriccio.com


8 ottobre 2010

Fuori tempo reale.

Nei giorni scorsi Vittorio Zucconi ha deciso di chiudere il suo blog su Repubblica.it indignato per i toni cui era arrivata la polemica. Qui potete leggere il post di commiato di cui vi anticipiamo un passo: "Chiudiamo questo blog, almeno per un po’, per quell’opera di disinfestazione che periodicamente si rende necessaria."

Sullo stesso tema pubblichiamo una mail che ci è arrivata l'altroieri:

Ciao Pazzo,
noto con dispiacere che l’ottimo Vittorio Zucconi ha chiuso temporaneamente il suo blog Tempo Reale. Colpa della feccia che risale dal pozzo, dice in un ultimo post piuttosto pessimista.
Speriamo che la sua assenza duri poco.

Andrea - inveceno.wordpress.com

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Qui trovate la prima parte, qui la seconda, qui la terza e qui la quarta.

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