Se quello là ha vinto il premio Igor Man, il nostro AA si aggiudica il Paiolo d'Oro.
Maurizio Molinari sarà arrivato primo a Port-au-Prince aggiudicandosi il premio Igor Man (anche per aver dormito su due sedie), ma nessuno toglie ad Angelo Aquaro il nostrano Paiolo d'Oro per le sue scorribande haitiane.
8 commenti:
Barbapapà
ha detto...
E questo premio vale molto di più della pacchetta sulle spalle della dirigenza del giornale. Perché viene dai lettori.
Direi che per Aquaro è il primo riconoscimento da quando ha cominciato la sua avventura americana. Potremmo non stupirci nel vederlo prima o poi candidato al PPR+ (le prime cronache haitiane son sembrate nella giusta direzione). E lo scrive un critico implacabile dell'inviato allo sbaraglio (copyright Geppo).
Anche da prima di Haiti non si può negare che Aquaro si è sempre impegnato molto, anche a suon di 2-3 articoli al giorno. Direi che il Paiolo se lo merita proprio.
Jack, l'attività ordinaria svolta da Aquaro tra gli agi di New York è normalmente consistita nell'attingere alle fonti informative locali (come dimostrato diverse volte da Caterina) e tradurre per i lettori, non sempre al meglio, gli articoli da lui ritenuti più importanti. Aggiungo che la sua capacità di selezione delle storie è stata mediocre, da non giustificarne la presenza (ed il costo) a NY.
Ad Haiti, invece, AA ha sperimentato sul campo la fatica della ricerca di informazioni di prima mano, senza l'appoggio di agenzie di stampa o media locali o fonti ufficiali, e la difficoltà di scrivere in un contesto drammatico. Quindi, lo sforzo l'ha fatto senza alcun dubbio. E, ripeto, nelle prime cronache è stato apprezzabilmente misurato. Speriamo che questa esperienza così intensa (eufemismo) lo aiuti a dare più consistenza al suo lavoro quando rientrerà alla base.
facciamo un giochino? :))) Siamo bravissimi a criticare il lavoro altrui (dalla poltrona, beninteso), ma supponiamo che vi(ci) mandino come inviati ad haiti... come vi organizzereste? Cosa vi portereste in viaggio? Che fareste una volta sul posto? :)
8 commenti:
E questo premio vale molto di più della pacchetta sulle spalle della dirigenza del giornale. Perché viene dai lettori.
Direi che per Aquaro è il primo riconoscimento da quando ha cominciato la sua avventura americana.
Potremmo non stupirci nel vederlo prima o poi candidato al PPR+ (le prime cronache haitiane son sembrate nella giusta direzione). E lo scrive un critico implacabile dell'inviato allo sbaraglio (copyright Geppo).
Anche da prima di Haiti non si può negare che Aquaro si è sempre impegnato molto, anche a suon di 2-3 articoli al giorno. Direi che il Paiolo se lo merita proprio.
Jack, l'attività ordinaria svolta da Aquaro tra gli agi di New York è normalmente consistita nell'attingere alle fonti informative locali (come dimostrato diverse volte da Caterina) e tradurre per i lettori, non sempre al meglio, gli articoli da lui ritenuti più importanti. Aggiungo che la sua capacità di selezione delle storie è stata mediocre, da non giustificarne la presenza (ed il costo) a NY.
Ad Haiti, invece, AA ha sperimentato sul campo la fatica della ricerca di informazioni di prima mano, senza l'appoggio di agenzie di stampa o media locali o fonti ufficiali, e la difficoltà di scrivere in un contesto drammatico. Quindi, lo sforzo l'ha fatto senza alcun dubbio. E, ripeto, nelle prime cronache è stato apprezzabilmente misurato.
Speriamo che questa esperienza così intensa (eufemismo) lo aiuti a dare più consistenza al suo lavoro quando rientrerà alla base.
facciamo un giochino? :))) Siamo bravissimi a criticare il lavoro altrui (dalla poltrona, beninteso), ma supponiamo che vi(ci) mandino come inviati ad haiti... come vi organizzereste? Cosa vi portereste in viaggio? Che fareste una volta sul posto? :)
Io andrei a fare un reportage sulla zona ricca di Haiti.
su google maps sono disponibili le mappe aggiornate, anzi le foto satellitari post terremoto... impressionante..
per aquaro il vero premio non è il Paiolo ma il Pailo.
Aghost questa cosa del necessaire dell'inviato l'avevi tirato fuori già un'altra volta o sbaglio?
Ti risponderà magari Omero Ciai, se ci legge.
Condivisibile.
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