La fine d'anno viene sempre festeggiata, in ogni campo, selezionando il meglio di quanto realizzato nei 12 mesi appena trascorsi. Noi di PPR non ci siamo voluti sottrarre alla celebrazione di questo rito ed abbiamo scelto per voi i 10 post che riteniamo essere i più rappresentativi dello sforzo che questo blog, con il vostro aiuto, ha compiuto quest'anno per raccontare analiticamente cosa è successo a Repubblica e nei suoi dintorni.
Li abbiamo anche classificati, in un ordine che non è prettamente legato al numero di commenti ricevuti, per dare anche una misura di quali sono i temi che più ci appassionano.
Buona lettura!
1 - PC, del 23 novembre (47 commenti).
Il post dei post. Tutto quello che avreste voluto sapere sul politicamente corretto, cui il blog ha sempre dimostrato massima sensibilità, e non avete mai osato chiedere. Un tema di civiltà che alimenta passioni e indignazioni. Di Caterina, anzitutto.
2 - Boxing Sebastian, del 21 ottobre (36 commenti).
Partendo da uno scambio di vedute (opposte) tra Caterina e Jack Skellington sulla rubrica Bonsai di Sebastiano Messina si finisce per discettare di rubriche, di vignettisti, di critici cinematografici e televisivi. Ciliegina sulla torta: una Caterina ispirata scrive la sceneggiatura del film Barbapapà.
3 - Eccolo, del 22 settembre (28 commenti).
Il lancio del Fatto Quotidiano è stato seguito con grandissima attenzione dal blog, fino a generare tanti post, una valanga di commenti e molte analisi comparative con Repubblica. Qui si ama il giornalismo, si discute di tutte le sue forme e si festeggia sempre la nascita di un nuovo giornale.
4 - "Corri cavallo, corri ti prego, fino a Samarcanda io ti guiderò". Tanto paga Repubblica, del 12 novembre (28 commenti).
Gli sprechi del giornale sono in questo blog giudicati con la massima severità, tanto più in tempi di crisi dell'editoria. Questo post di Barbapapà stigmatizzava l'invio a Samarcanda di una giornalista (Laura Laurenzi) per l'inserto Viaggi. E' emersa poi una preziosa voce dall' interno del giornale, Rastignac, a rassicurarci sull'episodio in questione (la giornalista era lì in vacanza per proprio conto). Rimane però necessario mantenere alta l'attenzione su questo aspetto. Noi non faremo sconti.
5 - C'è un match Monzon-Benevenuti anche oltreoceano, del 19 ottobre (25 commenti)
"Nascosto dietro il post più oscuro di tutti i tempi si è svolto una specie di Concilio di Nicea del Feticismo di Repubblica" (Caterina).
Partendo dalla seguente, semplice domanda di aghost: quanta parte del giornale leggiamo? si è discusso a 360 gradi del nostro foglio, dalla rubrica televisiva a quella delle lettere. E di Beniamino Placido.
6 - La provocazione di Caterina, del 21 novembre (15 commenti)
L'arrivo di R2Cult ha scatenato i blogger: post su post per contestarne l'impostazione. Tra le varie scelte, l'assegnazione della recensione cinematografica principale ad un non professionista è quella che più fa arrabbiare feticisti. Fino alla provocazione di Caterina di non comprare più Repubblica il sabato finché Nepoti non curerà la recensione principale. Un sondaggio del blog infine decreta il fallimento dell'innovazione.
7 - Piero Ottone decriptato, del 12 novembre (20 commenti)
Gli esercizi di stile di nonunacosaseria (Aquaro, Turani, Scalfari, Zucconi, D'Avanzo, Bonini, Panebianco, Tito, Rumiz, Cordero,
Bartezzaghi) sono un fiore all'occhiello del blog. Quello ispirato da Piero Ottone ha avuto anche il merito di partorire l'idea del sondaggio mensile, grazie ad una intuizione di aghost.
8 - Qual è quel giornale che su 5 articoli ne fa scrivere solamente uno ad una donna? Avete indovinato, del 29 dicembre (17 commenti)
La rappresentatività delle giornaliste a Repubblica è un tema che abbiamo affrontato un paio di volte. In questo post abbiamo dato una dimensione quantitativa al fenomeno, attraverso un'analisi empirica di un mese e mezzo di pubblicazioni, con un risultato poco confortante. E' poi intervenuto l'amico Rastignac a fornirci importanti precisazioni, soprattutto sul perché la gerenza del giornale è tutta maschile.
9 - La nuova pubblicità del Corriere, del 27 novembre (16 commenti).
Dopo aver incrociato le lame con Scalfari ad ottobre, De Bortoli ringalluzzito avvia una campagna pubblicitaria istituzionale del Corsera scatenando i commenti sarcastici dei blogger ed ispirando una controcampagna esilarante, trainata dallo slogan "Qui non si fa giornalismo. Qui si lavora" (da un'idea del Geco). Un'ottima occasione per ribadire perché preferiamo Repubblica al regno del finto- terzismo/doppiopesismo/cerchiobottismo del Corriere.
10 - Aquaro rivalutato (ma i commenti lo massacrano), del 23 ottobre (18 commenti)
Si poteva trascurare il giornalista di Repubblica che ha alimentato il maggior numero di post in assoluto, grazie al suo bulimico cumulare refusi? Qui una provocatoria lettura di Caterina di un'intervista del nostro a Dan Brown attira un po' di critiche. Si chiude, un caso? Parlando di satira...
3 commenti:
E fare anche un sondaggione per i post ?
E per i titoli, no? Enrico per i titoli è straordinario.
Boxing Sebastian, per dirne uno, è esilarante.
@gpp: dopo una riunione fiume qui in redazione s'è deciso di non fare il sondaggione sui post migliori. ci sarebbe troppa carne al fuoco e poi noi di ppr non amiamo molto l'autocelebrazione.
@carmen: questa dei tioli invece è simpatica. ne parlerò alla prossima riunione di redazione. grazie per l'idea.
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