Sia pure con un po’ di ritardo, vogliamo celebrare l’anno appena trascorso proponendo i 10 post (più uno) che riteniamo essere i più rappresentativi dello sforzo che questo blog, con l’aiuto di tanti feticisti, ha compiuto per raccontare analiticamente cosa è successo a Repubblica e nei suoi dintorni nel 2010.
Li abbiamo anche classificati, in un ordine che non è prettamente legato al numero di commenti ricevuti, per dare anche una misura di quali sono i temi che più ci appassionano.
Buona lettura!
1 - Post del 10 marzo Come andò che il piccolo Aurelio venne assunto dal grande Eugenio (42 commenti).
Il post dell’anno nasce dalla bellissima testimonianza regalataci da Aurelio Magistà sul suo ingresso nel mondo di Repubblica. Una lettera intensa e appassionata che ha scatenato un dibattito vivace e altrettanto appassionato sulle modalità e possibilità di accesso al giornalismo oggi in Italia. Con qualche nota di amaro scoramento e polemica disillusione verso un mondo corporativo da parte di chi ha provato senza successo.
2 - Post del 7 gennaio Un vero democratico le chiama Malvinas (25 commenti)
Il post che vede il primo, storico (concedeteci un po’ di enfasi) intervento di un giornalista di Repubblica sul nostro blog. Ad un commento critico di Fabio P. sulla doppia denominazione delle isole Falklands/Malvine utilizzata da Omero Ciai in un articolo risponde lo stesso giornalista in persona spiegando il perché. Un gesto che denota una rara apertura mentale ed un rispetto verso il lettore che viene accolto con entusiasmo generale da parte dei blogger. Omero fornisce poi anche una preziosa spiegazione sulla scarsa attenzione dei giornali italiani verso l’America Latina.
3 - Post del 9 marzo Chi la fa la aspetti (29 commenti)
Da una osservazione di Jack Skellington sull’età delle grandi firme di Repubblica (66 anni e 4 mesi…), stimolata a sua volta da un post di Luca Sofri dedicato al Corriere della Sera (ridenominato da PPR in “Corriere degli Anziani”), prende avvio una interessante discussione sul giornalismo odierno e il perenne conflitto giovani contro vecchi, che vede i secondi prevalere sistematicamente nelle gerarchie e nei ruoli di grande visibilità.
4 - Post del 18 marzo Pazzo per Repubblica al Festival del Giornalismo di Perugia (27 commenti)
L’evento dell’anno per il nostro blog. Vittorio Pasteris, giornalista della Stampa, ha invitato il Feticista Supremo al Festival del Giornalismo di Perugia, per parlare di e-book in un forum con Antonio Tombolini, Stefano Bonilli, Enrico Pagliarini e Carlo Annese. Tripudio dei blogger alla notizia. Particolarmente apprezzato il contributo di PPR in veste di feticista della carta stampata di cui sono state ricordate le numerosissime e indispensabili possibilità di uso che si perderebbero con il trionfo dell’editoria digitale.
5 - Post del 12 gennaio Rastignac. Triste, solitario y final (16 commenti)
Gli inserti di Repubblica sono da sempre oggetto di intensa discussione tra i feticisti del giornale che, spesso, non lesinano critiche anche virulente. Ad una di queste, avanzata da Aghost su Velvet, risponde il nostro amico Rastignac, nom de plume sotto il quale si cela un giornalista di Repubblica che ha vissuto (e ricorda con un pizzico di nostalgia) l’età scalfariana, per difendere con garbo ed eleganza il lavoro di chi realizza gli inserti. Nel caso, Velvet (unanimemente considerato inutile e illeggibile). Discussione appassionata e argomentata da ambo i lati, sostenitori e denigratori degli inserti.
6 - Post del 19 ottobre Mario Calabresi si è fumato la Spinelli (17 commenti)
Il ritorno di Barbara Spinelli a Repubblica è stata la notizia dell’anno sul versante giornalistico. Un cambio di casacca clamoroso, che ha scosso il mondo del giornalismo e dato al nostro giornale un’altra potentissima, acutissima, coltissima bocca da fuoco. In questo post il nostro amico Vecchio Lupo, soprannome di un altro giornalista che lavora a Repubblica dai tempi di Scalfari, ci fornisce qualche sapido racconto sulla Spinelli ai tempi in cui lavorava a Piazza Indipendenza, Barbapapà (quello vero) regnante.
7 - Post del 20 maggio Celo, manca, celo, manca. Oggi restiamo aggrappati alla Liana. (15 commenti)
Una delle iniziative più interessanti e più discusse del 2010 è stata la rubrica quotidiana che riprende in video la riunione della redazione. Qui si discute, con un po’ di amarezza, sull’opportunità di mandare in onda una riunione “sceneggiata”, cui però possono essere ascritti due meriti: far conoscere i volti dei giornalisti e offrire a PPR la possibilità, attraverso il contributo del grande MUDD, di poter recensire quotidianamente la “Reunio”.
8 - Post del 28 gennaio VacAAnza (17 commenti)
Poteva mancare un riferimento dedicato al giornalista più discusso e analizzato dal nostro blog? Ovviamente, no. Ecco dunque un post che prende le mosse dalla sorpresa di un lettore per la tendenza ai refusi del buon Aquaro e, attraverso le testimonianze di Rastignac e Vecchio Lupo, fornisce qualche dettaglio sul percorso professionale del Nostro e alcune considerazioni generali sul faticoso lavoro presso l’ufficio centrale del giornale.
9 - Post del 12 febbraio, Protezione Incivile della notizia (18 commenti)
Dove si comprende perché riteniamo Repubblica migliore del Corriere della Sera. Nel post in questione il giornale diretto da Flebuccio finisce sul banco degli imputati per un tentativo di minimizzare in prima pagina le disavventure di Bertolaso. Salvo inevitabilmente ravvedersi il giorno dopo…
10 - Post del 31 luglio PPR va in vacanza. Vi lasciamo con i PPR+ e i PPR- di luglio. Ci vediamo a settembre (81 commenti)
L’ultimo post prima delle agognate vacanze estive diventa la testimonianza di come il blog riesca a vivere anche in assenza del titolare, tanto è forte il legame che si è creato tra i feticisti del nostro amato giornale. Una montagna di commenti che, senza un vero catalizzatore degli argomenti, hanno spaziato ovunque: dall’analisi del giornale nel periodo agostano ai ricordi di infanzia di alcuni blogger (si parla di colonie estive!) fino all’annosa questione delle recensioni cinematografiche affidate dal giornale a chiunque.
Passa alla storia di questo piccolo blog la folgorante battuta di Sherpa a commento delle lunghe vacanze del Feticista Supremo: “Un mese intero di ferie! Ma chi ti credi di essere, un giornalista?”.
Post del 22 maggio Il regalo di Samarelli per quei viziati di PPR.
La segnalazione extra, il bonus post (per parafrasare la bonus track che spesso i musicisti regalano ai propri fan), è dedicata al nostro amico Paolo Samarelli.
La scorsa primavera il grande disegnatore di Repubblica fu coinvolto in un incidente in moto che costrinse a letto per qualche tempo. Durante la convalescenza, da noi sollecitato per spiegarci l’assenza dalle pagine sportive, Paolo ci ha scritto per raccontarci la dinamica dell’incidente e poi, rispondendo ad una richiesta di Aghost, ci ha regalato anche un disegno che ritraeva l’incidente. Mitico Paolo!
L'iniziativa relativa ai dieci migliori post dell'anno ebbe luogo anche l'anno scorso. Ecco il link che porta a quella selezione.
Ringraziamo il sempre attento e formidabile Barbapapà per la collaborazione alla selezione dei post e alla stesura dei testi.
4 commenti:
Anche a te ti deve avere rovinato il catechismo
Monumentale impegno del FS e dell'ottimo Barbapapà. Bellissimo leggere e ricordare. Noto, en passant, che in nessun post si è parlato del papi e questo mi pare molto significativo.
Magari come aveva notato red (mi sembra) alcuni giorni fa la nostra sarà talvolta "accecata" (giusta l'osservazione, peraltro), ma noi feticisti no, tranne coloro che indossano gli occhiali (forse) :-)
Monumentale è un aggettivo assolutamente corretto, Frank, considerato che il Feticista Supremo ha pubblicato lo scorso qualcosa come 3.321 post! Se non è un record per un blog, poco ci manca.
Riguardo al tema papi, ovviamente non mancavano post sul triste figuro ma abbiamo preferito concentrarci sui post più rappresentativi dell'identità di questo blog.
sul tema ruby quoto in pieno barbapapà.
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